Ravenna, il giorno del giudizio

Per Ravenna è il giorno del giudizio. L’Alta Corte di Giustizia Sportiva dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dalla società giallorossa contro la mancata iscrizione alla Prima Divisione. Potrebbe essere l’ultimo giorno di calcio professionistico, o il primo di una nuova era, di una nuova ed ambiziosa società. In ballo ci sono 72 ore. Quelle trascorse tra la scadenza dei termini e la presentazione di tutta la documentazione da parte del Ravenna. L’Alta Corte è l’ultimo grado di giustizia sportiva, la Cassazione del Calcio che opera dal 2009 e che ha sempre deliberato attenendosi ad una interpretazione piuttosto rigida delle norme. Per lo stesso motivo in sostanza il terzo grado bocciò Pistoiese e Ancona. Ma la difesa Ravenna ha una carta in più. Rispetto ai due precedenti i romagnoli possono dimostrare un avvenuto passaggio di proprietà. A quel punto, con il ritrovato equilibrio economico finanziario, la fideiussione arrivata in ritardo a garantire i debiti Iva e Irap della passata gestione non sarebbe servita. Intanto tutta la città trattiene il fiato.

Roberto Chiesa

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