Rugby, pari-spettacolo a Wembley tra Barbarians e Sudafrica

Davanti agli oltre 50mila di Wembley dar vita a una partita ordinaria sarebbe proprio un delitto, così Barbarians e Sudafrica regalano uno spettacolo che vale davvero il prezzo del biglietto. Finisce 31-31, con le facce dei giocatori al fischio di chiusura che descrivono appieno un match intenso, nel quale gli Springboks inseguono dall'inizio alla fine.

Alla meta di Nanai risponde du Toit, Ellis e Naiyaravoro provano a riallungare ma prima Smit, poi Petersen - due dei sei esordienti del Sudafrica - pareggiano. Nei Baa Baas, du Preez trasforma una volta sola, Lambie ne mette due e al 44° è 17-19 Springboks.

Quindi l'australiano Morahan si prende la scena con una doppietta, che l'impeccabile Mo' unga converte nel 31-19. La seconda meta arriva al 68° sugli sviluppi di una ruck a ridosso dell'area sudafricana, col centro che infila il buco tra van Rensburg e Ulengo. Tempo due minuti e Ulengo gli ricambia il favore saltandolo su passaggio di Venter, si invola e assorbe il placcaggio di Nanai, lasciando allo stesso Venter l'onore di schiacciare l'ovale.

Lambie centra i pali, gli Springboks sono di nuovo a tiro e al 77° impattano: lunga azione alla mano, Carr ricicla alla grande un pallonaccio di Venter per van Rensburg, che si tuffa in meta sfruttando lo stretto corridoio tra van der Merwe e il bordocampo. Capitan Lambie stavolta non converte e si resta sul 31 pari finale, così la sua faccia, al momento di alzare la coppa insieme a Ellis, è quella di uno che sta rosicando un bel po'.

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