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San Marino: l’analisi del lunedì

22 feb 2010
Il Patron Germano De Biagi aveva visto giusto. Nella trasmissione “Il rigore del lunedì” dichiarava che sarebbe arrivato presto l’abbassamento in quota dell’"Air Force One" Lucchese. Se prendiamo in esame l’ultimo mese di campionato i rossoneri hanno racimolato 5 punti, rendimento più basso delle formazioni in lizza per i play off. L’azionista di maggioranza però non aveva previsto la brusca frenata della sua squadra che non ne ha approfittato scivolando addirittura a -11, e precipitando al quarto posto a –4 dall’obiettivo minimo che è il secondo.
La classifica dell’ultimo mese dice: Fano 8, Gubbio 7, Prato e San Marino 6 e Lucchese 5 punti.
Lo scontro diretto di ieri ha detto sostanzialmente due cose La squadra di Evani sul piano qualitativo è superiore di gran lunga al Fano. I marchiggiani sono una formazione mediocre dal punto di vista della qualità, ma hanno saputo sopperire alle loro lacune lavorando su altri fattori come la corsa, l’aggressività, la determinazione, il cinismo. Il Fano si specchia nel suo allenatore che ha dato alla squadra un impronta concreta. Il San Marino a 10 giornate dalla fine della regoular season è ancora alla ricerca della sua identità: ci chiediamo se dopo l’ennesima importante prestazione di Gigi Grassi avanzato nel reparto offensivo, sia definitivamente finito l’esperimento del folletto centrocampista davanti alla difesa. Ci chiediamo se dopo l’ennesimo ingresso decisivo Samuele Sorbera, non meriti più spazio. La sensazione netta è che il San Marino se sfrutta i mezzi e comincia a crederci possa ancora regalare soddisfazioni ai propri tifosi.

Lorenzo Giardi

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