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San Marino attende il via del CIO per Atene 2004

19 nov 2003
San Marino attende il via del CIO per Atene 2004
Si va delineando la squadra sammarinese per le olimpiadi di Atene del prossimo anno. La richiesta della settimana scorsa di due Wild Card, inviata al Comitato Olimpico Internazionale, dal Governo sportivo sammarinese è un passo importante verso la definizione della delegazione che dovrà difendere i colori biancazzurri in Grecia. Ora spetta al CIO dare il lasciapassare a Emanuela Felici e Francesco Amici. I due tiratori sammarinesi hanno discrete possibilità di farcela sia per il loro valore tecnico che per i risultati ottenuti in carriera che li hanno portati ad occupare buone posizioni nel Ranking mondiale. Tra l’altro Emanuela Felici è una delle atlete del Titano che beneficia delle borse di studio del Comitato Olimpico Internazionale. Se ad atto amministrativo viene demandata la presenza di una parte della squadra sammarinese, non ci sono invece dubbi su chi sarà in gara ad Atene per aver centrato i minimi imposti dal CIO. Sono i nuotatori Diego Mularoni ed Emanuele Nicolini, campioni che hanno portato innumerevoli trofei e medaglie alla causa biancazzurra. C’è la concreta possibilità che anche uno tra Nicola Berardi e Gianluigi Macina riesca a staccare il biglietto per la capitale greca. Entrambi hanno superato nella loro specialità i minimi imposti dal CONS: il primo nei 100 metri, Macina nella maratona. Infine discrete carte da giocare per la presenza olimpica è il nuoto sincronizzato che affronterà le preselezioni ad Atene dal 14 al 18 aprile del prossimo anno. In lizza 4 atlete per due posti: Serena Benedettini, Cristina Macrelli, Eleonora Guidi e Vanessa Para. San Marino spera di essere in gara nel doppio. Perché il sogno si realizzi, nelle selezioni deve classificarsi nei primi 24. Impresa possibile se si pensa che nel 2000 a Sidney fu presente l’Ungheria che, nella classifica mondiale, precede i Titani di un posto. Impossibile invece per San Marino pensare essere in piscina nella gara olimpica a squadre. Le preselezioni infatti mandano all’Olimpiade solo le prime 12.

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