Tre gol incassati dal Foggia che non vinceva fuori casa da sei mesi, hanno scavato l’ultimo granello di un solco che ormai è un Grand Canyon. Dopo 30 giornate di campionato il San Marino è riuscito a far peggio dello scorso anno, quando di punti ne aveva 30. Quella di ieri è la terza sconfitta consecutiva, 15 i ko totali, 7 quelli in casa, dove vincono tutti, anche il Giulianova retrocesso matematicamente. Numeri impietosi, inanellati da una squadra senza anima , ed ora anche con la testa già ai play out . Non si spiega diversamente un gol incassato dopo soli 22 secondi, e non si spiega diversamente l’infortunio di Emiliano Dei, raro da vedersi sui campi di calcio. E pensare che nonostante tutto dopo la gara con l’Avellino, il calendario tende ancora una mano ai bisognosi biancoazzurri che devono affrontare in serie Martina – Gallipoli e Ancona. L’equilibrio sottilissimo su cui deve muoversi Nicoletti è quello che divide una salvezza diretta ancora matematicamente possibile, o affrontare le prossime 4 gare come allenamenti in vista dei play out. Troppo importante anche la posizione in classifica che il San Marino riuscirà ad ottenere, poter contare sui due pareggi e giocare la seconda in casa è un vantaggio enorme. In questo momento è un privilegio che la società del Titano non ha.
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