Tanta attenzione, buon ordine tattico e una bella propensione al sacrificio. Così, con le uniche armi in mano, San Marino esce sconfitta ma non abbattuta dai Vicecampioni del mondo dell’Olanda. Gli Orange si fermano a cinque e a quei livelli lì è pure un buon finale. Dopo aver protestato per un gol ingiustamente annullato, Huntelaar trova il contatto di Davide Simoncini, più ingenua manata che trattenuta malandrina, ma sanzionata con il massimo della pena. Kyte dal dischetto apre. Lo stadio viene giù per il petto e giro da metà campo di Andy Selva. Sarebbe stato il gol del secolo. Sarebbe, invece sul finire di tempo una punizione furba di Snejder innesca Kyte che manda Huntelaar in porta. Termina un tempo di difesa alta e personalità ad oltranza e ne comincia uno segnato da 20 minuti, gli unici, di spifferi e crescenti difficoltà. Ne approfitta il solito Huntelaar che si trova solo a far secco Simoncini con un rigore in movimento. La tripletta personale dell’ex milanista ora targato Schalke si completa al ventesimo al termine di un’accelerazione splendida e imprendibile. C’è tempo per applaudire un gran volo di Aldo Simoncini e per strabuzzare gli occhi per quel vecchio bucaniere di Rud Van Nistelroy che torna in Nazionale dopo due anni a far la foto al pur ottimo Vitaoli. Sono cinque, tanti ma non tantissimi, con i fantasmi della Germania cacciati nel dimenticatoio.
Nel video l'intervista a Wesley Sneijder, centrocampista Olanda.
Roberto Chiesa
Nel video l'intervista a Wesley Sneijder, centrocampista Olanda.
Roberto Chiesa
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