Scendendo le scale del "Mazza" il pensiero che esce dalla bocca degli sportivi è unanime:" questi giocano a calcio". In seconda divisione, dove spesso il pallone viene trattato male, è un complimento un tributo alla squadra di Alberigo Evani. Trascinata a forza fino alla gara interna con la Sangiustese dal " Mostro" di regolarità Alessandro Cesca (13 gol in 11 incontri sono numeri fenomenali), a Bellaria è sbocciata una squadra, a Ferrara è fiorita la mentalità vincente. Le contemporanee assenze di Testa e Pedruzzi sono state adeguatamente sostituite da Baldini, che pare a suo agio in un ruolo non esattamente proprio, ma soprattutto dal "Pigbull" Francesco Amantini: calmo, sereno, pacato fuori dal campo, uno scomodo cliente da affrontare in campo. Abbiamo sottolineato più volte la mancanza di una quadratura. La squadra sbandava non dava l'impressione, nonostante arrivassero i risultati, di aver raggiunto una convinzione, una solidità. A Ferrara, si è vista una squadra convinta dei propri mezzi, con cinque uomini sempre sopra la linea della palla, pronti però anche ad accompagnare il ripiegamento difensivo. Una continua aggressione del portatore di palla avversario, spesso costretto all'errore. Un armonia, modulata da una voglia non comune di spingere a tutto gas fino al 95esimo. Il pieno nelle ultime tre partite consente ai biancoazzurri di sfrecciare a tutta velocità in scia Lucchese.
Lorenzo Giardi
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