Sci alpino: Mondiali per la quinta volta a St. Moritz

Sci alpino: Mondiali per la quinta volta a St. Moritz.
Saranno circa 600 gli atleti al via dei Campionati Mondiali di Sci Alpino: la svizzera Saint Moritz si appresta ad ospitarli per la quinta volta nella storia, dopo quelle del 1934, del 1948, del 1974 e del 2003.

La quarta edizione di sempre salutò il dominio della Cranz: la tedesca – sotto la bandiera del III Reich – si confermò quale l'atleta più vincente di sempre nella manifestazione iridata: 15 medaglie, di cui 12 ori. Nessuna – nemmeno 80 anni dopo – è riuscita a fare di meglio.

Nella prima edizione postbellica, invece, si profilò una splendida corsa tre tra Svizzera, Francia ed Austria nel medagliere: Henri Oreiller – con tre podi su tre, di cui due ori in discesa e combinata – fu l'atleta di riferimento.

Già più vicini ai giorni nostri e ai nostri colori, i Mondiali del 1974: un grande Gustav Thöni avviava la tradizione di discesisti azzurri, vincendo il gigante davanti ad Hinterseer ed il connazionale Piero Gros, centrando la doppietta nello speciale.

Due le medaglie italiane nel 2003: Giorgio Rocca sale sul podio dello slalom speciale che mette Ivica Kosteli? sul piedistallo. Meglio di lui fa Denise Karbon, d'argento alle spalle dell'eterna Anja Pärson, che rifila un secondo e mezzo alle seconda slalomista del mondo.

All'appuntamento con la storia, questa volta, l'Italia ci arriva in gran forma, come forse mai si è presentata negli ultimissimi anni, certamente nel nuovo millennio. Il via alle gare martedì 7 febbraio, col Super G femminile; quello maschile è atteso per il giorno seguente. Sabato e domenica chiudono – tradizione vuole – le discese libere: femminile la prima, maschile la seconda.

Combinate e giganti – oltre all'evento per nazioni – la settimana successiva, in cui le azzurre potranno dire certamente la loro. Si chiude domenica 19 con lo slalom maschile. Lo spettacolo è garantito, l'affluenza – annunciata – soverchiante: ne sono consapevoli gli operatori turistici: per tre notti in albergo 3* con skypass e biglietti per la tribuna, si parte da oltre € 600,00 a testa. Non tanto il Piz Nair, la montagna insormontabile rischia di essere quella di un avvenimento accessibile per pochi, almeno in loco.

LP

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