Serie B: Ancona-Grosseto 1-1

Le armi proibite sono disinnescate. Mancano Mastronunzio e Pinilla e quindi al Del Conero tocca a due squadre teoricamente spuntate. Il Grosseto si gioca tutto, ma da l’idea di non avere birra. All’Ancona invece importa il giusto. Ma dall’impatto non si direbbe. Meglio i dorici per almeno una mezz’oretta con Sarri che riassemblea la sua squadra come invocato dal Presidente Camilli, ma si fa preferire l’Ancona. Occasioni e gol, quello del meritato vantaggio. Che per la cronaca è anche un gran gol. Lo segna Gerardi che probabilmente ha messo gli scarpini di Mastronunzio e va dentro come di solito fa solo la vipera. Palla al centro e Turati ha la palla del pareggio ma fa il Turati ad un passo dalla porta. Dopo l’intervallo cambia il mondo. Il Grosseto si prende la palla e la tiene praticamente sempre. Il portiere Da Costa è l’unico che si oppone alla furia ospite, mentre i marchigiani non escono mai una volta, mai dall’area. Non si alza più la squadra biancorossa che si prende anche fischi un po’ ingenerosi e il pari a questo punto scontato con Pichlmann. Si alza Salvioni dalla panchina e se ne va infastidito dai fischi ora insistenti di un pubblico che a tratti ha anche sognato e non ne vuol sapere di pareggi così, diciamo con un gran profumo di biscotto. Ma nel caso, a chi sarebbe servito?

Roberto Chiesa

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