Sochi, la sfortunata discesa di Vincenzo Michelotti

Non è stata un olimpiade fortunata per gli atleti sammarinesi.
Dopo Federica Selva anche Vincenzo Michelotti ha finito anzitempo la gara dello slalom gigante.
Partito con un pettorale alto, il numero 105, lo sciatore sammarinese ha interpretato benissimo la prima parte di gara.
Nonostante una pista molto segnata, al primo intermedio il cronometro diceva 2 secondi e 66 centesimi di ritardo da Ted Ligety, l'americano che qualche ora più tardi, si metterà l'oro al collo.
Con la neve morbida, l' imprevisto è sempre dietro l'angolo o meglio dietro una porta.
Improvvisamente si è sganciato lo sci sinistro e il sogno di una Olimpiade, è svanito in un attimo.
Vincenzo Michelotti si è ritrovato lo sci accanto e non ci ha pensato un attimo.
Riagganciato lo scarpone e volato via verso il traguardo.
Il regolamento pero è fin troppo chiaro.
In mancanza di continuità di gara e con la perdita di uno sci, il concorrente viene squalificato anche per motivi di sicurezza.
Ma si sa, l'olimpiade non è una prova qualunque.
Sopratutto per Vincenzo Michelotti, che con i suoi 17 anni e 98 giorni è stato lo sciatore più giovane delle olimpiadi di Sochi.
Un primato che non assegna medaglie ma è pur sempre un primato, di cui andare orgogliosi.

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