Spettacolo al Maracanà, Paralimpiadi aperte. Oggi le prime gare

“More with less”, qualcosa in più pur avendo meno, slogan dei Giochi Paralimpici di Rio 2016. Perfetta rappresentazione della vita di questi atleti, capaci di raggiungere risultati straordinari lavorando duramente su quei limiti che sanno trasformare in stimoli, quando il gioco si fa duro. Azzerare le distanze è possibile e la cerimonia di apertura di stanotte, che nulla aveva da invidiare a quella dei Giochi appena andati in archivio, lo ha confermato. Uno show di tre ore dall'atmosfera carnevalesca, durante il quale duemila performer brasiliani hanno animato il leggendario stadio Maracanà col frutto di sei mesi di prove. A firmarlo tre registi di fama internazionale: Marcelo Rubens Paiva, Vik Muniz – famoso per le sue opere esposte al MOMA di New York e alla Biennale di Venezia – e Fred Gelli, che in bacheca vanta un Leone di Cannes. I temi sono la spensieratezza e il divertimento, uniti a quello che è probabilmente il simbolo più immediato della disabilità fisica, la ruota. Si parte col rievocare la spiaggia di Copacabana, poi il mare in tempesta e a seguire musica e balli.

Infine la celebrazione più importante, la sfilata dei 176 Paesi partecipanti. O se si preferisce dei 4300 atleti impegnati nelle 23 discipline previste (tra le quali gli esordienti triathlon e canoa). 101 gli italiani, guidati dalla portabandiera Martina Caironi, velocista bergamasca oro nei 100 metri T42 a Londra 2012. Con lei il più famoso rappresentante della truppa, Alex Zanardi, ieri in Formula 1 e ora campione olimpico in carica nella handbike. Con le prime gare di oggi si alza anche il sipario sportivo, che calerà il 18 settembre con la maratona.

RM

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