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"Sport di base in ginocchio": il grido d'allarme del presidente UISP E.R.

Enrico Balestra a tutto tondo sulla grave crisi dello sport in tempi di pandemia

18 gen 2022
"Sport di base in ginocchio": il grido d'allarme del presidente UISP E.R.

Un periodo di incertezze e di crisi che si protrae da due anni, un 'ultimo miglio' che ciclicamente sembra avvicinarsi e poi allontanarsi, molte decisioni che non prendono in considerazione le esigenze dello sport di base. Enrico Balestra, presidente Uisp Emilia-Romagna, analizza nel dettaglio la situazione che ha portato a nuove norme sulla pratica sportiva, a dolorose sospensioni e a fare i conti con un rincaro dei costi energetici che sta rapidamente diventando insostenibile nella gestione degli impianti. «Aprire le porte di una piscina in gennaio può costare 15mila euro a settimana – racconta Balestra –. Ha senso farlo, in questo periodo?». «Stiamo vivendo un lockdown de facto: non c’è una chiusura dall'alto come nell’inverno scorso, ma tra quarantene e paura di contagiarsi moltissime persone non possono o non vogliono fare sport, almeno in questo periodo. Il futuro è nella socialità: le persone devono poter tornare fuori e ritrovarsi in sicurezza. Il distanziamento sociale avrà conseguenze pesantissime, soprattutto tra i più giovani.» Uisp e gli altri enti devono costruire larghe alleanze per affrontare questi temi e provare a risolverli. Sulla sospensione dei campionati, spera di riuscire a riprendere presto e in sicurezza. Sui tamponi, il presidente Uisp propone di operare una distinzione più netta tra persone contagiate e persone con sintomi. Lanciando l'allarme della salute dei ragazzi: «Bisognerebbe smetterla di parlare di Cristiano Ronaldo o Marcell Jacobs, e preoccuparsi della crescente sedentarietà dei ragazzi, della solitudine e delle paure dei cittadini che non escono di casa».





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