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Svanisce il sogno di Emanuela

17 ago 2004
Svanisce il sogno di Emanuela
Svanisce di un soffio il sogno di Emanuela Felici di conquistare la prima storica medaglia per San Marino. La tiratrice biancazzurra ha perso lo spareggio per l’ingresso nella finale, dove il podio sarebbe stato ampiamente alla sua portata. Bravissima comunque Emanuela. Nonostante il vento fortissimo che ha condizionato la gara, è riuscita sempre a mantenere le primissime posizioni della classifica. 20 su 25, 21 su 25, e 19 su 25 i punteggi parziali nelle tre serie di qualificazione. Il 60 su 75 complessivo la collocava al sesto posto a parimerito con la coreana Lee Bo Na, ad appena due piattelli dalla terza posizione. Viste le condizioni di gara tutto sarebbe stato possibile. L’errore di Emanuela al secondo disco di spareggio, le costa purtroppo la possibilità di disputare la finale a 6. Cosa dire del tiro a volo che non sia già stato scritto? C'è ben poco d'aggiungere a questo affascinante sport. Descrivere le sensazioni che si provano quando sul campo di tiro vediamo andare in frantumi l'amato, odiato piattello è impossibile, bisogna provare. Quale è il mezzo migliore per fare sempre centro? Sicuramente una ricetta unica non esiste e la ricerca è fatta di sperimentazioni e difficili miglioramenti. Bisogna innanzitutto diventare un tutt'uno con il proprio fucile che, in quegli istanti diventa non solo un prolungamento dei nostri arti ma un'estensione della nostra volontà. Per raggiungere ciò, l'arma deve possedere delle doti innate che solo il tiratore riesce a cogliere istantaneamente. Doti come equilibrio, bilanciatura, morbidezza di rinculo (per rimanere il più allineati possibile con il piattello in caso di ripetizione del colpo o di doppietto) scatti netti e senza inutili trazioni etc. etc. etc. Era partita per Atene con un sogno Emanuela. Un sogno condiviso da una nazione che è piccola piccola ma dalla storia millenaria, dove gli abitanti hanno sempre avuto una buonissima mira. San marino rincorreva, con la sua giovane tiratrice la prima medaglia olimpica. La rincorsa si è fermata purtroppo a pochi passettini dal traguardo. Sport meraviglioso e terribile il tiro a volo, dove sono i particolari a fare la differenza. La prima falange del polpastrello spinge il grilletto. I millimetri del mirino si traducono in metri dopo che il colpo è partito. I pochi cm di diametro del piattello diventano ancor meno quando il disco rosso schizza fuori dalla fossa. E poi c’è la respirazione da controllare, i battiti del cuore che impazziscono per la tensione. Il caldo, il freddo, il vento, il sole. Nella fossa Olimpica di Atene c’era Eolo a soffiare fortissimo, scherzando beffardo coi piattelli. Sono precipitate dall’Olimpo la cinese Gao, collezionista di titoli mondiali e medaglie ai Giochi. L’ucraina Ciuikò, detentrice del record. Emanuela è stata Titana, solida, concentrata, forte. Solo un errore al secondo disco di spareggio le è costato la possibilità di disputare la finale.

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