Emozioni fresche di giornata al Tour De France, sempre più Tour de Nibalì. Questa volta è il finale a regalare le cose più incredibili di una tappa che dopo due giorni di alpi e prima del riposo non era attesa come sconvolgente. Nulla di indelebile, anzi la classifica generale resta bella sonnacchiosa, ma l'ultima vera occasione per i velocisti non se la fa scappare Alexander Kristoff. Per il 27enne della Katuscha, già vincitore a Saint Etienne, è il secondo centro al Tour e l'undicesimo in una stagione nella quale la perla resta la Sanremo. Lo svizzero Martin Elmiger (IAM) e il neozelandese Jack Bauer (Garmin) hanno rischiato però di rovinare i piani, sfiorando un’impresa d’altri tempi. In fuga dal via si sono inventati una faticosissima cronocoppie di 220 km, sfidando anche il vento e, nel finale, la pioggia. Sembrava che ce la potessero fare, perché fino all’ultimo chilometro avevano ancora una ventina di secondi sul gruppo. Ma il lungo rettilineo d’arrivo ha spento le illusioni della coppia di testa, e in particolare di Bauer, risucchiato dai velocisti a 50 metri dal traguardo. Kristoff è stato bravissimo a sfruttare prima il gran lavoro degli uomini dell’Omega Pharma e poi di Paolini.
r.c.
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