Il Tour a Nibali, la crono a Tony Martin

Il Tour a Nibali, la crono a Tony Martin.
Aveva lanciato la sfida a Tony Martin, forte di una condizione psicofisica strepitosa e della sensazione di poter riuscire in tutto: lo Squalo, Vincenzo Nibali, riesce così a trovare stimoli anche sui 54 km di cronometro da Bergerac a Périgueux, dove la maglia gialla ha chiuso quarto ad 1'58'' proprio dal tedesco, francamente di un altro pianeta.
Distanza coperta in1h6'21' dal teutonico, che ha rifilato 1'39'' al primo inseguitore, l'olandese Dumoulin, e al terzo di giornata, Barta. Il che ci porta ancora a parlare della maglia gialla, ancora capace di guadagnare secondi su chi segue in classifica generale.
Non che ce ne fosse bisogno, essendosi presentato alla penultima tappa con una dote di oltre 7' da gestire nelle due passerelle finali. Quella di domani sarà la più agognata, sognata, meritata. Dopo essersi aggiudicato la Vuelta nel 2010 e il Tour un anno fa, il leader dell'Astana completa la tripletta dei Grandi Giri chiudendo anche quella in giallo. I podi ottenuti e sfiorati in carriera nella grandi classiche, dalla Milano-Sanremo alla Liegi-Bastogne-Liegi passando per il Lombardia, danno la dimensione esatta del talento del siciliano, a detta del compagno Aru “feroce quando c'è da gareggiare”. Un predatore insomma. La leggenda dello Squalo, oggi, si arricchisce dell'aneddoto più prestigioso.

LP

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