Vancouver, Razzoli perfetto: campione olimpico nello slalom speciale

Era il 1988 quando Alberto Tomba trionfava sulle nevi di Calgary.
Ventidue anni dopo, un altro slalomista italiano sale sul gradino più alto del podio olimpico, nello slalom speciale. Si tratta di Giuliano Razzoli, 25 anni, nato in provincia di Reggio Emilia e alla sua prima partecipazione ad una olimpiade. Quell’Olimpiade che per i colori azzurri sembrava stregata, con delusioni dietro a delusioni, fino alla gara più attesa, quella che almeno in parte, ha salvato la spedizione italiana. Una prima manche perfetta, nonostante il pettorale numero 13 non lo favorisse. Sempre all’attacco, sempre al limite, fino a centrare il miglior tempo assoluto. E poi ancor più bravo nel reggere la pressione di una attesa infinita, quasi quattro ore prima di presentarsi al cancelletto della seconda manche. Anche questa interpretata da grande campione, mai un errore, mai una sbavatura malgrado la neve si sbriciolasse sotto la pressione degli sci. Nei Giochi invernali più travagliati di sempre, l’Italia ha un nuovo campione olimpico e forse ha trovato un nuovo Alberto Tomba.

Palmiro Faetanini

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