Vuelle, altro miracolo eppure non è ancora salvezza

Ci sono più di 7000 testimoni per il secondo miracolo consecutivo, quello che era blasfemo pure pensare è realtà.

Pesaro batte le prime due della classe in fila, una dopo l'altra e ancora non è salvezza, ma una bella fetta di futuro è in cassaforte. Venezia che ha appena alzato la Europe Cup non è propensa a far sconti e la gioca davvero, ma lo spirito di sopravvivenza Vuelle è più forte e non molla di un centimetro fin dal primo tempo chiuso sul 38-37 addirittura avanti.

E' il terzo a dare un primo indirizzo al match, uno scrollone figlio della grande lucidità con la quale i ragazzi di Galli attaccano la difesa lagunare che De Raffaele metteva ora a zona, ora a uomo. Pesaro va avanti di 7 all'ultima sirena e bella proiettata verso un successo che alla luce di quanto sta succedendo a Capo d'Orlando con Cantù bene avanti saprebbe di salvezza. Le cose cambiano nel senso che Venezia recupera in avvio di quarto quarto percentuali al tiro fin li sconosciute e con un break di 0-7 si riporta avanti a 5 minuti dalla fine. Anzichè sciogliersi, come troppe volte in stagione, Pesaro si compatta e trascinata da Mika e Omogbo ritornano a comandare gioco e partita. Sudore freddo per la tripla dell'ex Austin Daye all'ultimo minuto, ma è Mika a segnare i punti decisivi, quelli dell'impresa numero 2. La festa è pronta ad esplodere, ma non può. Capo d'Orlando rimonta Cantù e la vince di 1. Ma la vince.

E' tutto ancora aperto fino all'ultima giornata. Ma la Vuelle che batte in serie Milano e Venezia merita di restare in serie A. Non resta che aspettare fino a mercoledì e godersi al momento la vittoria su Venezia per 77-74. 

r.c.

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