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Carpegna Prosciutto Pesaro ok all'esordio: Brindisi ko 83-71

Sugli scudi Delfino e Zanotti.

4 set 2020

Brindisi-Carpegna Prosciutto è il perfetto aperitivo del Girone D sia nei nomi che sul campo, che parla di una gara divertente e di una Pesaro che, dopo gli ultimi anni di stenti, è tutto un altro dj set. L'83-71 sui pugliesi prende forma in una ripresa dominata, quella ripresa alla quale la VL era solita arrivare già cotta o pronta alla cottura. Erano i tempi delle squadre giovani e inesperte, adesso invece in panca come in campo c'è tutto il sangue freddo dei veterani nella gestione di quei momenti chiave che fanno la differenza tra resa e successo in scioltezza. La sintesi di ciò si chiama Carlos Delfino: classe '82, fermo da un anno ma con 8 stagioni di NBA nel curriculum, perfetto in un esordio pesarese da 19 punti e 8 rimbalzi. Lui e Zanotti - 16 punti e ottimo anche da cambio pivot – spiccano in una prova corale eccellente, tenendo conto del contesto da preseason. Il tiro dal campo è rivedibile – 53% due, 7/26 dall'arco – ma è compensato dal 24/25 nei liberi, nei quali, viceversa, Brindisi sbaglia la metà delle volte.

Il via è in salita, coi pugliesi che difendono forte sotto canestro sulle incursioni VL e picchiano duro in ripartenza per il 5-0. Subito annullato proprio da Delfino e da Cain, autori dei primi 13 punti pesaresi. L'argentino fa bis dall'arco ed è subito a 8, ma la doppietta di falli costringe Repesa a panchinarlo insieme a Filipovity, unico insufficiente di serata. Ma è proprio dalla panchina che il coach pesca le risorse decisive: Zanotti piazza subito canestri preziosi, ben accompagnato da Drell – gran personalità a rimbalzo – da Filloy e da Tambone. Così, dopo un lungo inseguire, Pesaro va a +6, cancellato dall'8-0 Brindisi e dall'uscita di Cain, che in un niente sale a 3 falli. È di nuovo equilibrio, ma solo fino a inizio ripresa: Zanotti e Robinson – cresciuto alla distanza al pari di Massenat – sbloccano la VL dall'arco dopo 13 errori in fila, Brindisi non segna per quasi mezzo quarto e ne esce il 13-2 del +10. Le triple di Zanelli e Visconti riportano i pugliesi a un -2 che sa di riapertura, invece i soliti Delfino – altri 5 in fila – e Cain – protagonista al di là delle statistiche – riallungano le distanze. Quindi il colpo di grazia di Filloy, la cui bomba del +13 a 3' dalla sirena fa da sipario calante.


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