Logo San Marino RTV

I tiri immancabili che hanno fatto la storia del Basket

14 giu 2020
@biography
@biography

La prima cosa che colpisce chiunque guardi una partita di basket è il tiro, perché le partite si vincono facendo canestro. Ci sono stati dei giocatori che hanno inventato e reso letali dei tiri contro cui i difensori non potevano farci nulla, se non sperare che l’avversario sbagliasse per propri demeriti. Partiamo dal gancio cielo di Kareem Abdul Jabbar a fine anni sessanta, un tiro già di per sé difficile da impedire che diventava indifendibile se scagliato da un atleta di due metri e diciotto centimetri di altezza, anche ci fu un giocatore altrettanto leggendario chiamato Wilt Chamberlain che ne fermò qualcuno. Chamberlain era alto quanto lui e altrettanto atletico, quindi era l’eccezione che confermava la regola. Negli anni ottanta Michael Jordan perfezionò il tiro in fadeway, un tiro in salto all’indietro che rese vana ogni possibile difesa. Nello stesso periodo Hakeem Olajuwon inventò il dream shake, probabilmente il movimento sotto canestro più elegante e difficile che si sia mai visto fare da un centro. Negli anni duemila il lungo tedesco Dirk Nowitzki inventò il tiro all’indietro su una gamba sola, forse non stupendo da vedere ma difficilissimo da eseguire soprattutto per un uomo di due metri e undici centimetri. Nello scorso decennio Stephen Curry ha perfezionato il tiro dal palleggio da qualsiasi distanza, fino ad arrivare al tiro in step back facendo un passo indietro di James Harden. Questi ultimi due giocatori sono ancora in attività. Ovviamente per rendere efficaci e letali certi tiri non basta la fantasia di inventarli e nemmeno uno studio per replicarli, altrimenti chiunque sarebbe in grado di eseguirli. Non è nemmeno un caso che tutti i giocatori nominati in questa lista siano stati tra i migliori giocatori e attaccanti della storia.

Andrea Renzi


Riproduzione riservata ©