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La Carpegna Prosciutto Pesaro sbanca Brindisi

Al PalaPentassuglia finisce 81-92. La capolista ko dopo 9 vittorie di fila.

19 dic 2020

Al PalaPentassuglia i pronostici si sciolgono insieme alla capolista Brindisi, travolta 92-81 da una VL Pesaro che, dimenticate le ruggini post sosta, è ai limiti del perfetto. Basta un tempo da 50 punti per cancellare la squadra del momento, in striscia positiva da 9 partite – più quella fantasma con Roma – e fresca di colpaccio sul parquet di Milano. Eppure costretta a inseguire dal primo all’ultimo canestro, nonché sempre sotto di due cifre dal 16° in poi. Difesa solida – con +9 nel rimbalzo in copertura - e attacco atomico per una VL al 57% sia da due che da tre, statistiche sporcate del finale in ciabatte.

Il tutto nonostante il brutto e immediato infortunio di Massenat, che dopo 6’ e 6 punti, in quel che sarà il suo ultimo assalto vincente al cesto, rimedia la frattura scomposta del radio della mano destra. Una perdita tremenda assorbita senza battere ciglio, a riprova della solidità mentale del gruppo. Guidato dalle prove magistrali di Delfino (24 punti con 6/7 da fuori) e Robinson, 19 a referto e devastante alla distanza. Poi ci sono i 14 di Cain, bravo a restare sul pezzo nonostante nel secondo quarto sia già a 3 falli. A Vitucci non bastano i 23+7 rimbalzi di Willis e i 16 – ma con 3/13 dal campo - di Harrison, impalpabile in avvio e a segno solo nella ripresa, a giochi ormai compromessi.

L’assetto tattico pesarese è chirurgico nel sedare l’MVP del Forum, Brindisi non trova un piano B e dunque la VL prende subito il largo. Al pronti via è 8-0, poi Delfino comincia il suo show dall’arco – 12 punti nel solo primo quarto – e in breve è +15. All’apice segue una fase d’appannamento e i pugliesi, tenuti in vita dal 100% di Willis, chiudono il quarto con un 11-2, per poi salire a -5. Ma non basta con una Pesaro tutta triple e dai e vai, che risponde con un 14-4 e chiude il tempo con la magata del +14 di Robinson. Intanto l’eccesso di falli di Cain concede minuti a Zanotti, che al rientro ne mette 5 e griffa l’immediato 7-0 del +21, che è sia massimo vantaggio che giro di chiave. Per quanto Harrison si sblocchi e ne metta 8 a quarto Brindisi non andrà mai oltre il -11 siglato sulla sirena, coda di un 8-0 buono solo per contenere il passivo.



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