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Milano non convince, ma vince: Zenit ko 73-72

In casa contro l'ultima della classe i rossoneri faticano fino allo scadere, ma grazie ai ko di Khimki e Villeurbanne sono settimi da soli.

di Riccardo Marchetti
4 gen 2020
Milano non convince, ma vince: Zenit ko 73-72

C'è da sfruttare il turno favorevole e Milano lo fa, ma a livello di morale e certezze forse si può pure parlare di passo indietro. Al Forum, lo Zenit San Pietroburgo ultimo della classe cede 73-72, arrendendosi solo a pochi secondi dalla sirena. Un risultato risicato in una serata tutt'altro che brillante. Ma comunque sufficiente per ridare all'Olimpia il 7° posto in solitaria, visti i ko di Villeurbanne e Khimki contro le capolista Real ed Efes.

La decidono i liberi di Tarczewski, il migliore dei suoi con 11 punti ( frutto dell'8/8 al tiro) e 9 rimbalzi. Bene anche Scola – doppio 10 punti/rimbalzi – benino Gudaitis e Micov, poi il vuoto. Non c'è Mack, che da qui all'8 gennaio dovrebbe passare al Baskonia, c'è ma ancora non convince il nuovo acquisto Sykes, sonoramente bocciato da Messina nel post partita.

L'illusione di una serata senza affanni si scioglie con Rodriguez, che guida subito i suoi sul 9-3 ma dopo 3' ha già due falli in tabellino, cosa che gli costa una lunga sosta in panca. Fuori il Chacho, fuori l'Olimpia: Thomas e Hollins accelerano e a stretto giro arriva il pari, mentre nel secondo quarto s'aggiunge alla festa pure Albicy e lo Zenit sale al comando.

Al riposo lungo è patta e al rientro il ritorno di Rodriguez sembra dare la scossa ai rossoneri, issati sul +7 da due triple di Scola. Invece seguono errori su errori e soprattutto arrivano quasi 3' senza punti, così i russi, ora trascinati da un Ayon da 15 punti e 7 rimbalzi, fanno 10-2 e tornano a +1, anteprima di un ultimo quarto senza padroni.

In avvio di 40° Gudaitis sigla il +3, Scola manca la bomba del ko e a 3” dalla sirena Rodriguez è tempestivo nel fermare Hollins prima che possa sparare per il pari. L'americano ha due liberi e sbaglia appositamente il secondo sperando nel rimbalzo, che invece va a un Tarczewski poi impeccabile in lunetta: +4 e vittoria, con la tripla allo scadere di Trushkin che può solo minimizzare il passivo.


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