NBA: draft un modello americano

NBA: draft un modello americano.

La selezione dei giocatori di basket in NBA funziona diversamente rispetto al resto del mondo. Nella massima lega americana ci sono trenta club tutti ricchi e non c'è la retrocessione, motivo per cui vige in maniera sommaria la regola non scritta "gli ultimi saranno i primi". Infatti chi nel campionato NBA arriva negli ultimi posti, l'anno successivo può scegliere per primo i debuttanti futuri e accaparrarsi i giocatori più quotati, anche se non sempre soddisfano le aspettative. Nel basket ma anche negli altri sport delle altre nazioni questo sistema è inattuabile perché c'è la retrocessione e perché sin dal livello giovanile i giocatori sono di proprietà degli stessi club che hanno le squadre per adulti. E anche perché ci sono club più ricchi di altri e quindi se un piccolo club produce un grande talento, i club più ricchi scatenano un'asta e uno di loro glielo porta via.

Col modello americano si cerca a turno di far vincere un po' tutti, mentre nel resto del mondo i grandi club sono più o meno sempre quelli, come dimostra l'attuale eurolega europea, composta quasi solamente da club fissi che portano molto pubblico Però per il prossimo draft NBA del 2023 una certezza l'abbiamo: tutti cercheranno di prendere il francese Victor Wembanyama, il diciottenne francese che a giudizio di molti tirerà come Durant e stopperà come Gobert.

Andrea Renzi

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