Nikola Jokic, il serbo non più rinnegato

Nikola Jokic, il serbo non più rinnegato.

Nel basket la Serbia ma in generale tutta la ex Jugoslavia ha prodotto tanti talenti che avevano in comune alcune caratteristiche. Essere forti di carattere, essere decisivi e leader nei momenti decisivi delle partite quando i comuni giocatori tremano. C'è un'interminabile lista di talenti serbi, croati, sloveni, bosniaci che hanno o hanno avuto queste grandi doti. Drazen Petrovic, Dragan Kicanovic, Drazen Dalipagic, Vlade Divac, Toni Kukoc, Alexander Djordevic, Predrag Danilovic, Peja Stojakovic, Dino Rada, Dejan Bodiroga, oggi Milos Teodosic, Luka Doncic. Non si contano neanche tutti i canestri decisivi realizzati da questi campioni nelle loro carriere. Se parliamo di talento l'attuale serbo dei Denver Nuggets Nikola Jokic è uno dei top di sempre, ma a livello mentale non ha mai dimostrato di essere un leader, un vincente, un trascinatore, uno su cui aggrapparsi nei momenti difficili e decisivi. Anche l'anno scorso con la nazionale serba Jokic ha mostrato queste lacune mentali.Tra tutti i talenti di scuola ex Jugoslava era un po' la "pecora nera", ho scritto era perchè adesso le cose sono cambiate. Durante il lockdown causato dal covid 19 ne ha approfittato per perdere peso e mettersi in una forma fisica che non ha mai avuto prima e i questi play off NBA 2020 ha zittito tutti gli scettici trascinando i suoi Nuggets alle finali di conference, per poi cedere allo strapotere dei Lakes di LeBron James e Anthony Davis. Jokic aiutato da Jamal Murray ha fatto cose impensabili in questi play off, non tanto per il talento dimostrato che nessuno hai messo in discussione, ma per la leadership in campo e per l'attitudine mentale dimostrata. Grazie a lui e in misura minore ai suoi compagni i Nuggets hanno eliminato i Jazz di Mitchell e Gobert, premiato negli ultimi anni miglior difensore NBA contro cui Jokic non ha ceduto di un centimetro battendolo nel duello diretto. Poi i Nuggets hanno eliminato i Los Angeles Clippers di Leonard e George che erano dati per favoriti da alcuni giornalisti. Ora non lo rinnega più nessuno e tutti sono stati felici di dover cambiare idea su di lui.

Andrea Renzi

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