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Summit di mercato in casa VL: cercasi italiani. Salta il ripescaggio di Torino?

I nomi nel mirino sono Fontecchio, Baldi Rossi e Tambone.

28 giu 2020
VL Pesaro
VL Pesaro

Repesa sbarca a Pesaro e per la VL è tempo di iniziare a progettare la squadra. Nel pomeriggio c'è stato il summit di mercato tra il presidente Costa, il DS Cioppi e l'allenatore croato, di per sé garanzia di intenzioni importanti. Si partirà col costruire il blocco italiano, con tre nomi in cima alla lista. In primis Simone Fontecchio, play classe '95, già promessa della Virtus, reduce da una buona stagione a Reggio Emilia e pupillo di Repesa ai tempi di Milano, dove il nuovo timoniere VL è stato l'unico coach a dargli davvero fiducia. Poi Filippo Baldi Rossi, ala/centro classe '91, capitano di una Virtus Bologna nella quale, con gli arrivi di Abass, Alibegovic e Tessitori, si appresta a diventare l'ultimo della lista dei lunghi, di fatto un esubero. Infine Matteo Tambone, play guardia classe '94, reduce da una stagione da gradita sorpresa in quel di Varese. Coi tre i contatti sono già stati avviati e nella prossima settimana si attendono sviluppi più concreti. Di certo sarebbe un passo avanti non da poco rispetto al pacchetto italiani del passato campionato, del quale, al momento, non è rimasto nessuno. Miaschi e Zanotti si erano proposti per la permanenza già in tempi non sospetti, nei loro riguardi bisognerà capire quale sarà il Repesa-pensiero.

Se a Pesaro c'è tanto da fare ma le nubi sembrano dissiparsi, discorso opposto vale per la LegaBasket. Che oggi riabbraccia Gigi Datome – come da copione passato all'Olimpia Milano – ma non riesce proprio a trovare il 18° club. Le papabili – Verona, Ravenna, Napoli e Udine – hanno tutte declinato, vista la difficoltà di imbastire un budget adeguato in così poco tempo. Il che potrebbe portare al clamoroso dietrofront su Torino, il cui ripescaggio era stato annunciato già a metà maggio. Il patron Sardara ha confermato che sarebbero pronti sia il passaggio di proprietà che la fidejussione di 250mila euro, ma anche che la salita di categoria si farà solo se le “confermate” saranno dispari. E a questo punto tutto sembra dipendere da Cremona e Virtus Roma, che per ora si sono chiamate dentro ma, almeno fino al 31 luglio, resteranno in bilico. Saltassero entrambe, le squadre scenderebbero addirittura a 14, scenario ben lontano dalla sbandierata volontà di una A a 18: nel caso, potrebbe spuntare la clamorosa ipotesi di una stagione senza retrocessioni, così da tornare a 16 nella successiva.


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