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Supercoppa, la finale sarà Milano-Virtus

L'Olimpia supera 76-67 Venezia, Bologna batte 88-76 Sassari.

19 set 2020

Come da pronostico Milano vince ancora e va in finale, ma stavolta, cosa mai successa nel girone di Supercoppa, deve sudarsela fino all’ultima sirena. Merito di una Reyer Venezia encomiabile, capace di cancellare un primo tempo da incubo con una ripresa monumentale, prima di cedere 76-67. Gli uomini in più dell’Olimpia sono Delaney – MVP per distacco – e Punter, autori di 19 e 15 punti. Sono loro a imbastire l’immediato 20-9 per Milano, che allunga a cavallo dei riposi: 8-2 e +14 in avvio di secondo e poi, quando pure Hines si fa cecchino, 11-0 per il +23 di inizio terzo. Fotografia di una Venezia allo sbando tra infinite palle perse, errori incredibili al tiro e 0/10 da fuori, tenuta vagamente in vita dall’asse tra Watt (anche lui top scorer a quota 19) e De Nicolao (11 punti e 8 assist). Finché, al 23°, ecco la prima tripla Reyer firmata Mazzola, e lì una partita apparentemente già chiusa viene capovolta: Chappell e Tonut lo imitano subito, si sveglia pure Daye (12+7 rimbalzi) a Milano comincia a uscire tutto e in avvio di quarto lo scarto è ridotto a 7 punti. I canestri di Delaney riportano le distanze su due cifre, la Reyer però adesso ci crede: tripla di Tonut, affondo di De Nicolao e a 21” dalla sirena è -5. L’ultima chance per riaprirla passa da Daye, che però si lascia sfuggire il pallone di mano e commette pure fallo su Cinciarini, il cui 2/2 in lunetta manda Milano in finale.

Dove l’aspetta la Virtus Bologna, che dopo mezz’ora di equilibrio trova un ultimo quarto perfetto e batte 88-76 la Dinamo Sassari. Per i padroni di casa 13 a testa per Abass e Teodosic, ai sardi non bastano i 17 di Spissu e un Bilan mostruoso da 24 punti, 13 rimbalzi e 37 di valutazione. Il centro croato sale subito a quota 8 e la Virtus, nonostante un Teodosic ispirato, finisce a -8. Il riscatto bolognese comincia a intravedersi nel terzo, quando cinque in fila di Markovic – punti mediani di un 10-0 – valgono aggancio e sorpasso. Sassari perde Pozzecco per doppio tecnico ma tiene botta fino agli albori del quarto. Qui la decidono Abass e Tessitori, che dividono due triple e 10 punti e con Alibegovic danno corpo al 16-2 del +14. Le ultime velleità di rimonta sarde vengono cancellate dalle invenzioni da esposizione di Teodosic, quasi a ricordare a Milano che se il serbo sarà in serata l’esito della finale sarà tutto fuorché scontato.


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