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Un anno senza Kobe Bryant

di Elia Gorini
26 gen 2021
Un anno senza Kobe Bryant

Un anno dopo, anche se sembra appena ieri, quando le immagini dell'elicottero con a bordo Gianna e Kobe Bryant che mostrano i resti dell'incidente nel quale erano rimaste vittime insieme ad altre sette persone. Il 2020 si era praticamente aperto così, con davanti un anno che sembrava già funesto per quanto accaduto sulle colline della Contea di Los Angeles.

Un notizia che nel giro di pochi minuti aveva fatto il giro del mondo, conferma della popolarità dell'ex giocatore dei Lakers. Kobe Bryant è morto a 41 anni, con lui la figlia Gianna Maria di appena 13. A entrambi è intitolata da oggi una piazza a Reggio Emilia. Nella città emiliana Kobe era cresciuto seguendo il padre giocate di basket. Tanta Italia nell'infanzia del piccolo Bryant. Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e appunto Reggio Emilia, insieme al padre Joe.

E' stato un'icona del basket come pochi, lo rimarrà in eterno per aver scritto pagine della storia dei Los Angeles Lakers con cinque titoli NBA vinti tra il 2000 e il 2010. Poi i due ori alle Olimpiadi di Pechino e Londra. Un giocatore che ha saputo lasciare il segno al di là dei risultati e successi ottenuti. Emozionante la lettera che Black Mamba scrisse nel 2015 in occasione del suo addio al basket: "Ti ho dato il mio cuore, ti amerò sempre, ma devo lasciarti andare", parole da brividi, che hanno segnato lo sport e non solo, che oggi, come un anno fa, tornano a commuovere il mondo.


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