La VL Pesaro dura un quarto, poi Trieste dilaga 105-68

Per un quarto Trieste sbaglia di tutto e permette alla VL Pesaro di sognare un po', poi iniziano le rotazioni dei roster e per i biancorossi è un altro centello incassato. 105-68 per la precisione, un -37 che rende bene l'idea di quel che si è visto in campo.

O meglio dalla prima sirena in poi, perché i 10' iniziali sembrano, sotto tutti i punti di vista, un incontro a parte. Trieste perde palloni a non finire – 7 nel solo periodo in questione – Pesaro fa fatica a sua volta e per il primo canestro tocca attendere 3', quasi 4' se si considera la VL. Che una volta rotto il ghiaccio allunga: perché i giuliani proseguono nella confusione si beccano un 13-2, scivolando a -8.

L'idillio ospite viene cancellato dalla tripla allo scadere dell'ex Cavaliero, prologo di 5' senza canestri pesaresi. Ma sono tutti i numeri del secondo quarto ad essere impietosi: subito 19-0 dell'Alma e 30-8 di parziale complessivo, con la qualità dei cambi a far la differenza. Nel periodo in questione, dalla panca Dalmasson pesca 19 punti solo dal duo Peric-Strautins, mentre Boniciolli, in tutto il primo tempo, se si esclude il quintetto ha solo una tripla di Lyons.

Il +17 del riposo lungo è già una sentenza, con Trieste che non rischia più, inizia a dilagare nella seconda parte del terzo e nei minuti finali tocca il +41. Fernandez è il top scorer di casa a quota 18, Dragic ne fa 17 e Knox 16. Per Pesaro ce ne sono 21 del solito Blackmon – il più attiva anche nel felice avvio – e 15 dell'intermittente McCree.

RM

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