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71 anni fa la tragica scomparsa del Grande Torino

Celebrazioni senza alcun assembramento

4 mag 2020

Le celebrazioni per onorare quella squadra di invincibili sfoceranno in un flashmob collettivo. Nessuno, per la prima volta a causa dell'emergenza sanitaria accederà al colle di Superga, ma questo non impedirà di onorare una delle squadre più forti in senso assoluto. E come da tradizione degli ultimi anni, con un'iniziativa fortemente voluta dal Torino insieme con la Città, la Mole Antonelliana si tingerà di granata nel ricordo di una squadra di fenomeni capace di vincere cinque scudetti consecutivi.


Valentino Mazzola
e compagni giocarono il 3 maggio del 1949 l’ultima partita della loro vita, l’amichevole con il Benfica in onore del capitano granata Francisco Ferreira che aveva annunciato l’addio al calcio. Poi il terribile schianto dell'aereo che costò la vita a 18 calciatori, 6 tra allenatori, dirigenti e massaggiatori, 3 giornalisti e 4 componenti dell’equipaggio. Sono i numeri a spiegare cos'era quella formazione, record che resistono ancora: come il passivo più grande mai servito ad un avversario (10-0 all’Alessandria), oppure i dieci nazionali su undici entrati in campo contemporaneamente (nel 1947 in occasione della sfida all’Ungheria battuta per 3-2). Ma anche la vittoria in trasferta più rilevante (0-7 alla Roma), record eguagliato quest’anno dall’Atalanta proprio contro il Toro di Mazzarri. Ed ancora, il numero di gol segnati in campionato (125 in 40 incontri, con una media di oltre 3 reti a partita) e la tripletta più veloce della storia, naturalmente realizzata dal suo calciatore più rappresentativo, Valentino Mazzola in un Toro-Vicenza finito 6-0. Tutti gli sportivi sono uniti nel ricordo di una squadra che non era solo orgoglio dei tifosi del Toro, ma patrimonio dell'Italia intera


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