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Pazzesco Belgio, Giappone ribaltato 3-2 al 94°: ora il Brasile

2 lug 2018
Pazzesco Belgio, Giappone ribaltato 3-2 al 94°: ora il Brasile
"Senza Messi e Ronaldo può essere la nostra occasione" aveva detto Hazard. E forse ha ragione, visto la pazzesca rimonta con cui il Belgio piega 3-2 un sontuoso Giappone, che fino al 69° conduceva di due reti. Invece al 94° arriva il ribaltone di Chadli, uno degli azzeccatissimi cambi di Martinez, su un'azione avviata direttamente da Courtois. Il Belgio soffre terribilmente ma dà un segnale importante: oltre alla classe stavolta c'è anche il carattere, il Brasile, avversario di Hazard e compagni ai quarti, è avvisato. Certo che contro i verdeoro servirà una squadra più equilibrata di quella di stasera, che spesso, visto il centrocampo ultraoffensivo, dava l'idea di essere spaccata in due.

Dopo qualche minuto di spinta nipponica, il primo tempo è un monologo rosso: il difensore centrale Yoshida è monumentale nel fermare Lukaku - 2 volte - ed Eden Hazard, con quest'ultimo che spara pure da lontano e trova i pugni di Kawashima. E poi c'è l'occasione d'oro per Kompany, pescato davanti alla porta da De Bruyne ma incapace di inquadrare lo specchio. Prima del riposo scambio Kagawa-Nagatomo e tocco sporco di Osako, il pallone arriva debolmente a Courtois che però manca la presa e va a un soffio dalla paperissima, salvo poi recuperare.

Manca solo il gol, la ripresa però compensa ampiamente fin da subito. E a sorpresa, in contropiede, passa il Giappone: Inui recupera palla al limite della sua area e serve Shibasaki, segue un lancio sul quale Vertonghen va a vuoto e permette a Haraguchi di scappare e battere Courtois in diagonale. Eden Hazard schianta il palo sul rigore in movimento costruitogli da Mertens e gli asiatici raddoppiano: cross respinto di testa da Kompany, Kagawa si avventa sul pallone e lo lavora per Inui, che dal limite pesca l'angolo basso con una splendida stoccata di destro.

Due gol subiti in 4' e un palo, se il Belgio non avesse gli attributi sarebbe finita. Invece ecco un paio di occasioni per Lukaku - incornata fuori misura e salvataggio del solito Yoshida - e la rimonta, partita un po' per caso. Confusa azione d'angolo, la palla arriva a Vertonghen che prova a rimettere in mezzo e invece pesca il jolly: colpo di testa quasi dal lato sinistro dell'area e parabola che s'insacca sul palo opposto, sorprendendo Kawashima. E dopo 5' ne arriva un altro: Eden Hazard si libera di Osako con un gioco di prestigio e crossa per la testata del pari di Fellaini, appena entrato per Mertens.

Kawashima vola sui colpi di testa di Chadli e Lukaku e sul tiro da fuori di Vertonghen, mentre al 94° Courtois mura la punizione da 35 metri di Honda. E dall'angolo dell'ex Milan, bloccato in uscita dallo stesso Courtois, nasce il contropiede della vittoria. Il portiere del Chelsea dà il la alla cavalcata di De Bruyne, che prende di sorpresa un Giappone tutto all'attacco e si fa mezzo campo: seguono apertura a destra per Meunier e imbucata in area, dove il velo di Lukaku spiana la strada al colpo da qualificazione di Chadli.

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