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Il calcio ha i conti in rosso

29 mar 2012
Il calcio ha i conti in rosso
Il calcio ha i conti in rosso
L’azienda calcio perde 428 milioni con un incremento negativo di 80 milioni. I dati che farebbero inorridire i tecnici ossessionati dallo spread si riferiscono alla stagione 2010-2011 e sono stati presentati da Figc, Arel e PricetaerhousCoopers nel Report Calcio 2012. Il rischio default è concreto, le perdite sono spalmate si direbbe su tutto il vassoio. Solo 19 club professionistici su 107 chiudono con un utile di esercizio, a tirare è solo la Serie A che genera da sola l’84 per cento dei ricavi, a confronto del 14 della B e del misero 4 della Lega Pro.
Ad incidere, più che costi comunque elevanti, è la mancanza di un fatturato adeguato. Il grande male viene individuato dai Presidenti nell’assenza di stadi di proprietà. “Ho visto quello della Juve e i plastici degli altri club”, ha ironizzato Petrucci. Ma la legge sugli impianti è caldeggiata anche dal Presidente Federale che ricorda l’impegno in tal senso preso dal Ministro Guidi. “La Uefa –dice Abete- ha aperto le dichiarazioni d’interesse di Euro 2020. Ma la situazione attuale mette l’Italia fuori dai giochi.

Roberto Chiesa

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