Champions, c'è Real-Bayern: Zidane per il record, Lewandowski per il riscatto

Tra Coppa Campioni e Champions League ci sono solo due allenatori che possono vantare tre finali consecutive, ossia Fabio Capello e Marcello Lippi. Quest'ultimo anche grazie a Zinedine Zidane, che nella sua striscia vanta già un successo in più di loro e stasera potrebbe eguagliarne il record.

Il suo Real Madrid parte da un vantaggio importante, il 2-1 conquistato sul campo del Bayern Monaco. Importante ma, come insegna il recente passato, non decisivo. Lo insegna la Juve, che al Bernabeu ha quasi ribaltato il 3-0 incassato allo Stadium. E lo insegna lo stesso Bayern, nei quarti del 2017 sempre contro il Real: ko 2-1 in casa all'andata ed eliminato solo ai supplementari – non senza polemiche arbitrali – al ritorno.

Per Zidane il dubbio principale riguarda il terzino destro: Carvajal s'è fatto male alla coscia ed è out e le uniche alternative sono Nacho – alla prima dopo l'infortunio di fine marzo – e il giovane Theo. Facile che sia il primo a completare con Marcelo, Sergio Ramos e Varane la linea davanti a Navas. L'altra ballottaggio riguarda i compagni d'attacco di Ronaldo. Tra i quali non ci sarà Isco, ko alla spalla nel match d'andata. Asensio è quasi certo del posto e Bale quasi certo della panchina, per la maglia restante Vazquez è in vantaggio su Benzema. In mediana, come sempre, Modric, Casemiro e Kroos.

Pochi dubbi invece per Heynckes, che ne ha fuori parecchi: ai cronici Neur, Coman e Vidal si aggiungono Boateng, ko alla coscia e a rischio pure per il Mondiale, e Robben, i cui adduttori hanno alzato bandiera bianca nell'1-2 dell'Allianz Arena. Dunque quartetto Kimmich-Sule-Hummels-Alaba davanti a Ulreich, Alcantara, Martinez e Rodriguez in mezzo e la coppia Muller-Ribery ai lati di Lewandowski. Il bomber polacco sin qui è a quota 39 reti – 28/28 in campionato – ma in coppa non segna da cinque gare e gli errori dell'andata gli sono costati molte critiche. Gli ex Matthaus e Khan – dimenticando il poker nella semifinale 2013 col Real - gli imputano di non essere decisivo in questi incontri. Discuterlo è ridicolo, rispondono il presidente bavarese Rummenigge e il suo allenatore.

RM

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