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Conte "rallenta" la serie A, possibile via il 20 giugno

L'Esecutivo della Uefa rinviato al 20 giugno: c'è più tempo per organizzare i campionati nazionali

18 mag 2020

La serie A potrebbe slittare al 20 giugno. E' la prima considerazione obbligata dopo la pubblicazione del DPCM con il quale il Presidente Conte vieta eventi sportivi fino al 14 giugno.

Tutto potrebbe rientrare però con un deroga, l'ormai noto piano B sull'invocazione del quale il calcio si è compattato. E' una neverending story, quella della ripresa, vicina si spera ad un punto di svolta. Figc e Lega di Serie A hanno consegnato al Ministero dello Sport una versione emendata del protocollo per gli allenamenti di squadra. Quattordici pagine da sottoporre alla valutazione del Comitato Tecnico Scientifico per una validazione senza la quale sarà possibile allenarsi solo in forma individuale. 

Intanto la Uefa ha rimandato l’Esecutivo dal 27 maggio al 17 giugno, concedendo di fatto più tempo alle federazioni per riorganizzare la ripartenza dei campionati nazionali. Il presidente Ceferin aveva fissato la scadenza del 25 maggio entro la quale le federazioni avrebbero dovuto comunicare date, format e regole dei tornei. Due giorni dopo, mercoledì 27, si sarebbe riunito l’Esecutivo, sempre in videoconferenza, per prendere le prime decisioni sulle coppe. Tutto è stato rimandato di tre settimane. 

In settimana non si riunirà la commissione calendario: i principi della ripartenza sono stati definiti, adesso si attendono sviluppi positivi della Bundesliga che possano dare impulso a tutto il movimento. Prevista soltanto una riunione della commissione medica per cominciare a definire il protocollo per le coppe. Lavoro invece per la commissione licenze e fair play che sta predisponendo nuove regole economiche e finanziarie per i club che partecipano alle coppe.


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