Fallito il primo match ball con la Pro Patria, il San Marino ha ancora il destino nelle proprie mani

Fallito il primo match ball con la Pro Patria, il San Marino ha ancora il destino nelle proprie mani.
Tutto pronto per il rush conclusivo, 180 minuti per completare una rincorsa da ricordare nel tempo. La differenza la fanno i pensieri : la vigilia del primo dei due incontri non è spasmodica, ma lenta e cauta, non ci sono nemmeno particolari scaramanzie. Lo champagne è già in frigo e nessuno lo nasconde, e se non verrà stappato, è giusto che il club resti nella categoria attuale. Sambonifacese e Borgo a Buggiano sono quanto di meglio il calendario potesse offrire, le partite, però sono ancora da giocare, e nel calcio, ci sono tantissimi esempi che lo stanno a dimostrare, tutto può succedere. Dal Presidente Onorario, al magazziniere, tutti sanno che non si può sbagliare. Petrone e il suo staff hanno fatto un lavoro straordinario, che va rifinito e completato. Quasi secondario parlare di formazione : chi andrà in campo ha in testa un unico pensiero. Campionato finito per Amantini e Villanova stangati dal giudice sportivo, il tecnico ha esaurito i bonus relativi agli under. L’unico dubbio riguarda, chi tra il portiere Migani, o il difensore Farina completerà con Crivello e Del Duca il trio.

Lorenzo Giardi

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