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Flop dell'Italia 2, l'Irlanda passa nel finale

23 giu 2016
Il gol di Brady
Il gol di Brady
Contro l'Irlanda c'è poco e niente dell'Italia vista col Belgio, di quella che ha battuto la Svezia quasi il gol vincente in fotocopia, stavolta a potenziale firma di Lorenzo Insigne – all'esordio nell'Europeo – ma poi, anche questo, si è risolto in un destro sul montante.
Non avrebbe meritato, l'Italia, di chiudere il girone con 9 punti e non è detto che la sconfitta maturata per effetto del colpo di testa di Brady all'85' non sia salutare. Il migliore in campo è Salvatore Sirigu, degnissimo vice Buffon, ma questo la dice lunga sull'atteggiamento degli Azzurri impiegati da Antonio Conte sul discutibile terreno di gioco di Lille. Ci sono solo Barzagli ed il diffidato Bonucci – con tanto di fascia da capitano – rispetto alla batteria di titolari nel 3-5-2 che il CT non sconfessa, ma che non vede girare come vorrebbe; come dovrebbe.
L'Irlanda se la gioca con palla lunga su Long e cross in the box non appena si manifesti l'opportunità: l'ingresso di Darmian sullo 0-0 è conservativo ed in una partita che in ogni caso non avrebbe portato a alcuna modifica di classifica sostanziale, è difficile da interpretare. El Shaarawy e Insigne, tutto sommato, portano vivacità e fantasia. A far la differenza però sono le motivazioni in campo e forse l'identità degli Azzurri, in difficoltà quando c'è da costruire, molto più a loro agio quando invece si deve difendere e ripartire.
Questa almeno è l'idea e la speranza, perché lunedì – contro la Spagna – la palla ce l'avranno quasi sempre gli altri; e lì sì, ci vorrà un'Italia davvero diversa da quella balbettante di ieri sera.

LP

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