
Al microfono di San Marino Rtv, l'ex portiere Alberto Fontana ha toccato diversi temi:
Sulla Nazionale:
"Credo che ci voglia una persona di carattere, che in questo momento guardi al pratico e non al bello. Troppi si innamorano del bello, ma poi se non vai ai mondiali il bello non conta poco. E mi auguro che questa sterzata ci aiuti, perché mi viene in mente quando ero bambino io e pensare che adesso sono due mondiali che i bambini non vivono un'emozione come tifare per la propria nazionale, è una grande perdita".
C'è il Mondiale per Club adesso, ma insomma è fatica appassionarsi per chi ha visto quell'altro calcio:
"Sì, per carità, giustamente ci sono tante competizioni, però la Nazionale è tutta un'altra cosa. Il Mondiale è una competizione che avvolge l'intero globo, è una cosa diversa".
Visto che tu la maglia dell'Inter l'hai vestita... è arrivata a un capello dal campionato, a un capello dalla Champions League, che cosa è mancato secondo te?
"Il calcio è strano, perché un mese fa, un mese e mezzo, l'Inter poteva fare il triplete e purtroppo non ha portato a casa niente. Ciò non toglie che abbia fatto una grandissima stagione. Finiscono i cicli e ne comincia uno nuovo con un ragazzo che conosce bene l'ambiente e l'Inter insomma come società e come squadra ha dimostrato di essere una big in Italia e in Europa".
Mi fai i nomi di due o tre portieri giovani che possiamo seguire così magari facciamo bella figura?
"Io credo che ci sia qualche ragazzo, mi viene da pensare anche a Vismara dell'Atalanta, che fra qualche anno può fare molto bene e poi abbiamo un momento fantastico, insomma, Dannarumma è un big mondiale, Meret, Vicario, Di Gregorio, Carnesecchi, cioè in questo momento l'Italia diciamo che l'unico problema che non è in porta".
Posso dire tra qualche anno tuo figlio?
"No, per carità mio figlio deve crescere in tante cose, ha imparato cosa vuol dire fare fatica e questo è un buon allenamento perché in porta non arriva niente di scontato ma tutto sarà molto lontano ed è giusto che viva da ragazzino".