Forlì-Cuneo 2-1

Bardi applica il teorema del governo Letta. Abbattere il Cuneo per agganciare la ripresa e una fase recessiva che ormai durava da un po'. Poi con la politica basta così altrimenti occorre anche considerare che i gol arrivano da Gerolino e Docente che di nome fanno Adolfo e Benito, ma poi l'affare si complicherebbe. Come potrebbe complicarsi il match dopo soli 11 minuti: Senese prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Cinque minuti e l'imperdonabile Catanese si lascia sorprendere in una reazione da rosso diretto che mette tutto 10 contro 10. E così la palla inattiva che apre i giochi pericolosi e' subito decisiva, Docente sbatte sul palo ma di rapina arriva Gerolino, difensore che vizio del gol a gruppo sano a blindare Attilio Bardi. Il Cuneo ha giro palla lento ma costante e impressionante fisicita' in avanti con il capitano Cristini e soprattutto col bomberone Torri, uno che prima di ripiegare ha assaggiato anche la B. Prima dell' intervallo Tonti alla grande mura l'ultima idea piemontese. Ripresa e brivido per un liscio pericoloso pulito da Boron, e poi ancora Tonti questa volta d'istinto perché il Cuneo parte fortissimo e fa paura. Ma nello spazio il break decisivo di Docente che prende d'infilata la difesa e segna il suo primo gol con la maglia del Forlì. A questo punto si mette davvero bene, ma ad un quarto d'ora dal liberi tutti Omar Torri infila il 2-1 della speranza da una parte e sofferenza dall'altra. Qualche mischia, i denti stretti e tre punti di squadra, di gruppo, di crosta. Un Forli pane e salame che vale più di tante inutili casse di champagne.

Roberto Chiesa

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