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Genoa-Siena, firmati 15 Daspo

24 apr 2012
Genoa-Siena, firmati 15 Daspo
Genoa-Siena, firmati 15 Daspo
12.20 - Altri quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive sono stati firmati questa mattina dal questore di Genova, Massimo Maria Mazza, per altrettanti tifosi del Genoa responsabili della interruzione di Genoa-Siena di domenica. Saranno ricevuti dagli interessati nelle prossime ore. E' salito così a 15 il numero dei Daspo che la Questura di Genova ha inviato ai tifosi che domenica hanno dato vita alla clamorosa protesta.

06.32 - La relazione della polizia sui fatti del Marassi "dovrebbe arrivare oggi, alcuni ultrà sono stati già identificati. Poi occorrerà attribuire determinati comportamenti a determinati soggetti". Lo ha annunciato Michele Di Lecce, Procuratore capo di Genova. Sul tipo di reati contestabili non ci sono ancora certezze. "Il superamento delle barriere è previsto dalla normativa attuale - ha proseguito il magistrato - poi potrebbero esserci ipotesi di reato che vanno dalle minacce alle lesioni personali, alla violenza privata ma vanno individuati in relazione ai singoli comportamenti". In questi casi si applica la normativa sulla sicurezza negli stadi e il codice penale.
Il questore di Genova, Massimo Maria Mazza, intanto ha firmato i primi undici Daspo nei confronti di alcuni tifosi del Genoa che hanno provocato la sospensione della gara. Si tratta di un divieto ad assistere alle manifestazioni sportive per cinque anni con obbligo di firma. Altri provvedimenti, almeno una decina ancora, saranno firmati dal questore nelle prossime ore.
La Procura federale della Figc ha aperto un'inchiesta sui giocatori e i dirigenti del Genoa per i fatti avvenuti a Marassi. L'indagine, trapela ancora da ambienti della Federcalcio, "è cosa separata e autonoma rispetto ai provvedimenti presi oggi dal giudice sportivo".
Fabrizio Fileni uno degli uomini in nero che dagli spalti del Ferraris hanno parlato con Sculli durante la sospensione di Genoa-Siena, ha raccontato: ''Noi - ha detto all'Ansa - non abbiamo obbligato i giocatori a togliersi la maglia. Glielo abbiamo chiesto. Perché la stavano disonorando''. Nel video le interviste a Enrico Preziosi (Presidente Genoa), Massimo Maria Mazza (Questore di Genova) e Giancarlo Abete (Presidente FIGC)

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