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Il Siena torna a vincere, Vis Pesaro travolta 4-0

I bianconeri si sbloccano dilagando con Disanto, Paloschi, Collodel e Raimo.

12 mar 2023

Il Siena capitalizza, la Vis Pesaro no e così si spiega un 4-0 troppo duro, per quanto visto al Franchi. Un risultato che dà nuovo vigore alla stagione dei bianconeri, incapaci di vincere da 7 turni e ora sesti con Gubbio e Pontedera. Viceversa sono 12 gol incassati in 4 partite per la Vis, che comunque resta a -1 dalla salvezza diretta.

Il Siena la sblocca già al 13° con la punizione di Disanto, perfetta nello spegnersi sotto l'incrocio. Immediata la replica ospite: Aucelli recupera palla su Leone, avanza e appoggia a Gerardi, mancino dalla distanza e Lanni è prodigioso nel deviare contro la traversa. E la storia si ripete anche nel prosieguo: i bianconeri raddoppiano su un contropiede condotto da Orlando, sulla cui incrociata Farroni respinge centrale e permette a Paloschi, che ha seguito il tutto, di fare 11 in campionato.

Di là, invece, Pesaro ci va solo vicinissima, sfruttando i piazzati di St Clair: punizione sfiorata da Gavazzi che smarca Gerardi davanti alla porta – Lanni fa il miracolo, ma comunque la bandierina era alzata – e corner sul quale Tonucci svetta da solo ma manda in curva. Se la Vis non quaglia, il Siena, alla terza opportunità vera, fa tris: stavolta marca Collodel, liberatosi alla cannonata dopo una lunga combinazione con Paloschi.

Nonostante tutto Pesaro avrebbe un'altra occasione per tornare in corsa, sempre grazie al solito St Clair: lo scozzese riceve l'apertura di Astrologo e pennella per la testa dell'appena entrato Enem, pure lui sciupone nell'inzuccare a lato in solitaria. Subito dopo Gerardi spara fuori misura da lontano e di fatto issa la bandiera bianca ospite, quel poco che ci sarà negli ultimi 40' è del Siena. Disanto mette in mezzo da sinistra, Gavazzi liscia e a Petrelli manca il riflesso per approfittarne. Quindi Castorani di prima a disegnare una parabola perfetta per l'inserimento da poker di Raimo, bravo a crederci e a sfruttare l'uscita incerta di Farroni e la blanda copertura di Zoia.





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