Infantino: "Mondiale senza Italia? Mi viene da piangere. Sia stimolo per le riforme annunciate da anni"

"Un Mondiale senza Italia? Mi vien da piangere, anche se da presidente della FIFA non posso dirlo". Tra il serio e il faceto, il n°1 del calcio mondiale Gianni Infantino dice la sua sullo stato del calcio italiano e, pur se con un tono pacato e quasi paterno, ci va giù deciso: "È triste, deve essere uno stimolo per rimboccarsi le maniche, per rinnovare, riformare... per fare tutte quelle cose di cui si parla da anni in Italia ma che, per un motivo o per un altro, non sono mai state fatte. Se fossi il presidente della FIGC mi metterei seriamente al lavoro in tutti quei settori che conosciamo: stadi, strutture, formazione di talenti. In modo serio e collaborando con le società. Il movimento calcistico italiano deve essere unico e non diviso tra club, leghe e altri interessi".

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