Fano: dalla quasi vittoria alla colpevole sconfitta

C'è forse il tempo di prendere posto sui gradoni del Mancini, quando Capezzani sblocca l'incontro portando avanti il Fano dopo 38'' appena. Partenza bruciante per i marchigiani, che sfondano a sinistra e sfruttano la distratta retroguardia veneta sulla parata di D'Arsié, folgorato dal destro del centrocampista all'esordio stagionale in campionato.

C'è solo il Fano in campo, nel bene e nel male, come quando al 35' l'incomprensione tra Germinale e Torta spalanca le porte dell'area fanese a Berrettoni, che non perdona.

In avvio di ripresa ci prova subito Arma, che anticipa Menegatti ma non trova il bersaglio grosso. Bellemo tenta da lontano dopo essersi liberato di un uomo, ma il Fano regge; ma solo fino al corner successivo, sul quale la difesa granata si perde Parodi, che ribalta il risultato.

Partita tutt'altro che archiviata, perché Germinale la riapre su piazzato, pulendo il montante mancino di un incolpevole D'Arsiè.

Il Fano ha anche la palla per vincerla: Melandri a botta sicura, la faccia inferiore della traversa salva il Pordenone e – chissà – forse condannerà il Fano, che sul ribaltamento di fronte regala il 3-2 ai Ramarri, ancora a segno con Berrettoni dopo il disastroso intervento di tuffo di Lanini.

Ospiti che falliscono il punto del poker con Arma all'81', ma non rischiano mai di essere nuovamente raggiunti. Per il Fano una sconfitta pesantissima nell'ambito della lotta salvezza.

LP

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