
Gli abbracci a fine partita testimoniano un gruppo unito, che ci ha provato fino all'ultimo e fino a quando la matematica non li ha condannati. Il finale per il Legnago però è amarissimo: la vittoria del Sestri a Carpi rende ininfluente quella dei biancazzurri al “Del Duca” di Ascoli. Per i veronesi si riaprono, dopo due anni, le porte dei dilettanti. L'inizio era comunque stato dei migliori: sugli sviluppi di un corner, il più lesto ad arrivare è Spalluto che batte Raffaelli e regala ai suoi ancora una speranza. Neanche il tempo di festeggiare però che l'Ascoli trova l'immediato pareggio, con la complicità di Perrucchini: l'estremo difensore del Legnago non trattiene la punizione da lontanissimo di Adjapong, Ciabuschi si fionda sulla ribattuta e scrive l'1-1 ancor prima del quarto d'ora. Botta e risposta immediato, i bianconeri hanno la palla del 2-1 e della rimonta ma Varone mette incredibilmente fuori da due passi, graziando Perucchini.
E allora nella ripresa la Salus prende coraggio: Tanco anticipa Raffaelli in uscita, sfiora di nuca e mette a lato. E' il preludio al nuovo vantaggio ospite: azione prolungata, Bombagi crossa sul secondo palo dove Dore incorna e riporta avanti il Legnago. I risultati provenienti dagli altri campi però non aiutano, l'Ascoli non vorrebbe chiudere il proprio campionato con un ko casalingo e si rinvigorisce quando Tanco interviene a gamba alta e in gioco pericoloso su Varone: rosso diretto e biancazzurri in 10. A mettere le mani però sull'ultima vittoria in Serie C – almeno per un'altra stagione – ci pensa Perucchini, che vola sul piazzato insidioso di Bertini.