Al Manuzzi la festa dei tifosi per il CesenA

Nel tripudio di 8.000 cuori, di bandiere e sudori misti e dialetti di più romagne arriva anche una notizia. La conferma di Pierpaolo Bisoli che Lugaresi annuncia quasi urbi et orbi mentre viene giù lo stadio. L'ultima promozione era arrivata dopo 20 anni e i più giovani a Cesena la serie A non l'avevano mai vista. Adesso il ricordo è vivo, sono passate appena due stagioni e un'assicurazione sulla vita che si chiama Rino Foschi. Non ci saranno Giampaoli, Mutu o Malaki Martinez. La gente sogna di restarci in serie A, anche se per il momento è bello semplicemente farci un giro. Ci sono cori e magliette, c'è l'hastag Aisem per la prima promozione social della storia del Cesena. C'è la rosa, qualcuno in partenza, qualche altro che spera di restare in bianconero. C'è il ricordo del grande Edmeo che magari ha altro da fare ma un'occhiata l'avrà data e c'è Rino Foschi che rivela come all'amico avesse promesso di salvare la società.
Invece, dice commosso con un filo di voce, l'abbiamo fatta grossa.
Allo stadio c'erano tutti i ragazzi delle formazioni giovanili. Perchè se è il presente ad aver scatenato la festa, il presidente pensa soprattutto al futuro.
Da domani il Manuzzi chiude. Sarà rimosso per intero il manto erboso, i tecnici della ditta specializzata ne stenderanno un altro sempre a base sintetica di nuovissima generazione. Sarà l'ultimo tentativo prima di un sempre più probabile ritorno all'erba naturale.

r.c.


LE INTERVISTE:
Davide Succi (Attaccante) - Massimo Volta (Difensore) - Rino Foschi (Direttore Sportivo) - Giorgio Lugaresi (Presidente)

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