SERIE A

Milan inconsistente, il Toro vede la zona Champions

Milan inconsistente, il Toro vede la zona Champions.

Nel posticipo domenicale, il Torino vince lo scontro diretto con il Milan e aggancia proprio i rossoneri a quota 56 punti, due in meno della Roma quarta in classifica. All'Olimpico finisce 2-0 per i granata, che sbloccano la sfida nella ripresa: Belotti trasforma un calcio di rigore al 58', Berenguer raddoppia al 69'. La squadra di Gattuso chiude in 10 uomini per l'espulsione di Romagnoli all'82'.

È vero: il Milan è spento e senza anima. Gattuso lo aveva premesso e i giocatori in campo lo hanno certificato. Il tecnico, come sempre, si prende la sua buona dose di colpe: "Se mi sento a rischio esonero? Chiedetelo alla società. Io mi sento responsabile e non mi tiro indietro, ho responsabilità anche io". Dall'altra parte però c'era un Torino con grinta e mordente da vendere. Una squadra che da subito aggredisce alto e si mette a uomo anche in mezzo al campo per stroncare sul nascere ogni possibile azione rossonera. Nonostante tutto, il primo tempo si chiude a reti inviolate.

Il vantaggio del Torino scocca al minuto 58 quando Belotti trasforma centralmente un rigore assegnato per una “spintina” di Kessie su Izzo. Rigore severo ma anche il VAR dà ragione all'arbitro Guida. Il Milan va vicino al pareggio con Bakayoko che colpisce la traversa dopo un colpo di testa in anticipo. Ma ecco subito il raddoppio di Berenguer, il cui destro non dà scampo a Donnarumma. Gli animi diventano sempre più caldi e anche Romagnoli, il capitano, perde la testa facendosi cacciare per un applauso ironico nei confronti del direttore di gara (siamo all'80'). Milan e Torino si trovano così appaiate in classifica. Agli antipodi invece la condizione mentale e fisica.

Al momento Gattuso,  dopo il vertice durato oltre un'ora e andato in scena nello spogliatoio, rimane sulla panchina, anche se il destino del tecnico, che a parole ha alzato bandiera bianca, resta comunque in bilico. Bocche cucite della dirigenza dopo il tracollo contro i granata di Mazzarri. A parlare sono soltanto "Ringhio" e Cutrone. Nessuna dichiarazione post partita di Leonardo, come accaduto negli ultimi tempi.

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