Stati Uniti-Colombia vale l'accesso ai quarti di finale del Mondiale canadese: sono le nordamericane a prendere in mano la partita fin dalle prime battute trovando il vantaggio di rapina con Wambach a seguito dell'intervento di Perez su Heath. Sforzo inutile: Manuela Nicolosi alza la bandierina e Stephanie Frappard annulla giustamente.
Grande occasione per le statunitensi in avvio di ripresa, quando Morgan si presenta a tu per tu con Perez e viene stesa all'ingresso dell'area dall'estremo colombiano. La Frappard va decisa: cartellino rosso e calcio di rigore. Le immagini – ancora una volta – danno ragione all'arbitro transaplino.
Dentro la Castaño per un miracolo, ma fa tutto la Wambach che spara a lato il montante al mento. Gli Stati Uniti trovano comunque il gol del vantaggio di lì a poco: tre minuti più tardi, per l'esattezza, quando il tiro-cross della Morgan – complice l'erroraccio di Castaño – valgono l'1-0.
Le americane si sbloccano anche mentalmente e al 65' archiviano la pratica: Rapinoe si invola verso la porta subendo l'entrata sconsiderata di Clavijo. Nuovo rigore, nuovo marcatore: dal dischetto la Lloyd non sbaglia e porta gli Stati Uniti ai quarti contro la Cina.
Il Canada invece si giocherà un posto in semifinale contro l'Inghilterra: succede tutto nella ripresa, con la Norvegia ad aprire le marcatura su calcio d'angolo, dove la Gulbrandsen fa valere centimetri e tempismo. Il vantaggio scandinavo dura un amen, il tempo battere un angolo anche nell'altra metà: la traiettoria è destinata stavolta al secondo, il risultato è lo stesso. Tutto da rifare sulla zuccata di capitan Houghton. In una sfida complessivamente meglio giocata dalla Norvegia, è il lampo di classe di Lucy Bronze a fare la differenza tra passaggio del turno ed eliminazione: la sua sassata all'incrocio piega le mani di Hjelmseth e vale l'approdo ai quarti di finale del Mondiale.
LP
Grande occasione per le statunitensi in avvio di ripresa, quando Morgan si presenta a tu per tu con Perez e viene stesa all'ingresso dell'area dall'estremo colombiano. La Frappard va decisa: cartellino rosso e calcio di rigore. Le immagini – ancora una volta – danno ragione all'arbitro transaplino.
Dentro la Castaño per un miracolo, ma fa tutto la Wambach che spara a lato il montante al mento. Gli Stati Uniti trovano comunque il gol del vantaggio di lì a poco: tre minuti più tardi, per l'esattezza, quando il tiro-cross della Morgan – complice l'erroraccio di Castaño – valgono l'1-0.
Le americane si sbloccano anche mentalmente e al 65' archiviano la pratica: Rapinoe si invola verso la porta subendo l'entrata sconsiderata di Clavijo. Nuovo rigore, nuovo marcatore: dal dischetto la Lloyd non sbaglia e porta gli Stati Uniti ai quarti contro la Cina.
Il Canada invece si giocherà un posto in semifinale contro l'Inghilterra: succede tutto nella ripresa, con la Norvegia ad aprire le marcatura su calcio d'angolo, dove la Gulbrandsen fa valere centimetri e tempismo. Il vantaggio scandinavo dura un amen, il tempo battere un angolo anche nell'altra metà: la traiettoria è destinata stavolta al secondo, il risultato è lo stesso. Tutto da rifare sulla zuccata di capitan Houghton. In una sfida complessivamente meglio giocata dalla Norvegia, è il lampo di classe di Lucy Bronze a fare la differenza tra passaggio del turno ed eliminazione: la sua sassata all'incrocio piega le mani di Hjelmseth e vale l'approdo ai quarti di finale del Mondiale.
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