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Mondiali femminili: Giappone ed Inghilterra staccano il pass per la semifinale

28 giu 2015
Mondiali femminili: Giappone ed Inghilterra staccano il pass per la semifinaleMondiali femminili: Giappone ed Inghilterra staccano il pass per la semifinale
Mondiali femminili: Giappone ed Inghilterra staccano il pass per la semifinale - Le campionesse in carica trovano nel finale la zampata che vale il passaggio del turno contro l'Aust...
Nel derby del Pacifico l'Australia non riesce ad estrarre il secondo coniglio dal suo cilindro mondiale: dopo aver eliminato a sorpresa il Brasile nei quarti di finale, le ragazze di Alen Stajcic non bissano l'exploit di un secondo – prestigiosissimo – scalpo iridato, quello del Giappone detentore del titolo.
Le nipponiche mettono tutto in chiaro fin dai primi minuti sfiorando il vantaggio con l'up and under di Ohno, alto di un soffio.
Il Giappone decide di aspettare, costringendo l'Australia all'impostazione, fondamentale di gioco meno efficace delle Matildas che perdono il possesso sul giro palla che schiude al contropiede della Kawasumi, ancora alla ricerca di Shinobu Ohno – tutt'altro che irreprensibile sotto porta.
Più efficace Miyama, che dal limite chiama Lydia Williams alla prima vera parata del suo match. Del capitano giapponese anche la prima occasione della ripresa: l'azione – splendida – nasce da un colpo di tacco della Kawasumi che libera Ariyoshi in corsia, poi Miyama sfiora l'eurogol ancora col tacco; soluzione che fa la barba al montante mancino di una Williams fuori causa.
Le nipponiche continuano a martellare sulla destra, dove la Kawasumi ha una marcia in più: il suo suggerimento a centro area per Ogimi sembra quello buono per sbloccare l'incontro, ma l'impatto è imperfetto e non risolutivo.
Di tante belle trame giapponesi, quella che vale la semifinale mondiale è di tutte quella esteticamente peggiore: nello sport conta la sostanza, così che dalla tremenda mischia in area australiana è la Iwabuchi – a tre minuti dal termine e in posizione piuttosto dubbia – a trovare la deviazione decisiva.
Ci sono solo le lacrime – per ora – per le Matildas, che conosceranno presto l'orgoglio di aver giocato alla pari con le migliori del mondo, battendone pure qualcuna.
Per il Giappone il prossimo ostacolo si chiama Inghilterra, in una sfida in cui le nipponiche partiranno nettamente da favorite: a Vancouver le Leonesse affrontavano il Canada padrone di casa, che ha pagato caro lo scivolone in avvio della Sesselmann. Jodie Taylor può così involarsi verso la porta canadese, mantenendo la freddezza necessaria a trafiggere McLeod dopo il dribbling su Chapman.
Le nordamericane accusano il colpo e subiscono pure il raddoppio tre minuti più tardi: ci finisce ancora in mezzo la Chapman, che si perde l'inserimento di Bronze alle sue spalle. Lo stacco imperioso dell'esterno – complice una McLeod non impeccabile – vale il raddoppio inglese nel giro di 180 secondi.
La Bardsley – di là – riesce nell'impresa di far peggio, non trattenendo un traversone della Buchanan che capitan Sinclair tramuta nel gol che riapre il match. Nella ripresa Sampson è costretto a sostituire proprio l'estremo difensore britannico, con la Chamberlain ad ereditare la porta in un momento non semplice.
Le Leonesse sono però brave a tenere a distanza il Canada, vicino al tracollo sulla transizione di Jodie Taylor, la cui doppietta è soffocata in gola dal miracolo di McLeod che tiene aperto l'incontro.
L'opportunità per rimandare tutto ai supplementari è nel piattone mancino di Sophie Schmidt che non trova però la porta dopo un bell'anticipo sul primo palo.
Può così scattare la gioia inglese: Mark Sampson è uno dei pochi CT dell'Inghilterra – nazionale maschile compresa – che può vantare una semifinale mondiale, sei in tutto. Ed è gallese. Ma non ditelo alla Regina.

LP

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