La risposta di San Siro è veemente. Lo stadio Meazza sold out per quello che è il match più complicato dell'intera stagione rossonera. Senza Balotelli, che no può essere utilizzato in Champions League, il Milan affronta la squadra più forte del mondo potendo contare sulla forza del così detto 12esimo uomo. Incasso record 4,6 milioni di euro, 2200 i tifosi del Barca sistemati in uno spicchio, il resto dello stadio sarà dipinto di rossonero. Occhi puntati sul sorvegliato speciale il pluridecorato Leo Messi, che stando alle letture tattiche berlusconiane, sarà monitorato costantemente da Muntari dirottato sulle sue tracce. L'errore da non commettere è quello di pensare che il Barcellona sia solo Messi, fermare il fuoriclasse argentino potrebbe non bastare. I precedenti dicono che il Milan, oggettivamente sfavorito, ha estratto gli antidoti giusti per replicare alla macchina perfetta blaugrana. In questi casi ci si appella al termine “partita perfetta”, inteso come non si può sbagliare niente. Il Milan ci proverà trascinato da Stefan El Shaarawy e da un'organizzazione di gioco cresciuta nell'ultimo periodo di partita in partita. Non ci sono altre armi in questo ottavo di finale sulla carta proibitivo per il Milan, che proprio per questo ha la forza di potersela giocare sapendo che quello che viene è tutto guadagnato. Arbitra lo scozzese Thomson. Nel video Max Allegri in conferenza stampa
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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