Nel nuovo terremoto dell'evasione su larga scala, generato dalla diffusione dei Panama Papers e relativi a personalità di spicco – in ogni settore della società – correlate all'intreccio di investimenti in paradisi fiscali offshore, spunta anche il nome del neo presidente della FIFA, Gianni Infantino.
L'ex Segretario Generale della UEFA – eletto al soglio del governo del calcio mondiale quale archetipo di un nuovo corso di trasparenza, legalità e fiducia – avrebbe avuto un ruolo in accordi relativi a diritti TV poco limpidi, quando era a capo del servizio legali della UEFA. Questo, almeno, è quanto asserisce il Guardian, che punta il dito su Infantino, la cui posizione – dicono al di là della Manica – sarebbe aggravata dal trasferimento di denaro su società offshore.
Immediata la smentita del presidente della FIFA, che ritiene inaccettabile che la propria integrità sia messa in dubbio da alcuni media, specie dopo che UEFA ha già rivelato nei dettagli i fatti relativi a tali contratti. La società che i Panama Papers collegherebbero ad Infantino sarebbe la stessa ritenuta fiduciaria occulta della FIFA delle gestione Blatter, dalla quale la UEFA ha sempre preso le distanze, rifiutando qualsiasi collegamento. Almeno fino ad oggi – scrive il Guardian – che nel contraddittorio fa riferimento a prove su contatti diretti nell'ambito di cessione e gestione spregiudicata di diritti televisivi relativi alle trasmissioni di incontri di formazioni europee impegnate in Champions League, l'allora Coppa UEFA e Supercoppa Europea in Sudamerica, con tanto di firma autografa di Infantino.
Difficile capire oggi – a poche ore dallo scoperchiamento del vaso di Pandora – dove possa arrivare l'inchiesta nella quale è citato anche il presidente del Comitato Promotore per le Olimpiadi di Roma 2024 Luca Cordero di Montezemolo.
Nel servizio l'intervista a Luca di Montezemolo.
LP
L'ex Segretario Generale della UEFA – eletto al soglio del governo del calcio mondiale quale archetipo di un nuovo corso di trasparenza, legalità e fiducia – avrebbe avuto un ruolo in accordi relativi a diritti TV poco limpidi, quando era a capo del servizio legali della UEFA. Questo, almeno, è quanto asserisce il Guardian, che punta il dito su Infantino, la cui posizione – dicono al di là della Manica – sarebbe aggravata dal trasferimento di denaro su società offshore.
Immediata la smentita del presidente della FIFA, che ritiene inaccettabile che la propria integrità sia messa in dubbio da alcuni media, specie dopo che UEFA ha già rivelato nei dettagli i fatti relativi a tali contratti. La società che i Panama Papers collegherebbero ad Infantino sarebbe la stessa ritenuta fiduciaria occulta della FIFA delle gestione Blatter, dalla quale la UEFA ha sempre preso le distanze, rifiutando qualsiasi collegamento. Almeno fino ad oggi – scrive il Guardian – che nel contraddittorio fa riferimento a prove su contatti diretti nell'ambito di cessione e gestione spregiudicata di diritti televisivi relativi alle trasmissioni di incontri di formazioni europee impegnate in Champions League, l'allora Coppa UEFA e Supercoppa Europea in Sudamerica, con tanto di firma autografa di Infantino.
Difficile capire oggi – a poche ore dallo scoperchiamento del vaso di Pandora – dove possa arrivare l'inchiesta nella quale è citato anche il presidente del Comitato Promotore per le Olimpiadi di Roma 2024 Luca Cordero di Montezemolo.
Nel servizio l'intervista a Luca di Montezemolo.
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