Parma, è la resa: l'Ancona passa 2-0 e si rilancia

Talvolta succede che la vittima sacrificale trafigga il carnefice. Ed aspettarselo in un'assolata giornata primaverile a Parma, dove arriva un Ancona reduce da tredici sconfitte nelle ultime quindici, sette in fila lontano dallo Stadio del Conero, non era francamente preventivabile.

L'avvio non lascia intendere niente di clamoroso, col Parma dalle parti di Anacoura già all'11'.

Predilige affondare a destra il Parma, che registra il primo tentativo ospite al 38' con timido colpo di testa di Bambozzi.

Di ben altra sostanza l'occasione che capita di lì a poco a Baraye, che sfrutta un'indecisione di Cacioli per liberare il mancino a botta sicura, murato da Anacoura. Calaiò – ignorato prima – non può arrivare sul tap-in.

Non cambia lo spartito nella ripresa, col Parma che protesta sul contatto tra Gelonese e Baraye, che Bertani non reputa da calcio di rigore.

Metro di giudizio per alcuni discutibile, ma certo sposato dal fischietto pisano che alza le braccia anche sullo sfondamento di Voltan, giù sull'intervento di Lucarelli.

Il Parma continua a provarci senza soluzione di continuità, ma – come un fulmine a ciel sereno – ecco la staffilata dai 16 metri di Frediani, che si inventa una soluzione da futsal per trafiggere Frattali.

La terza peggior difesa del campionato regge l'urto del secondo miglior attacco – oggi impreciso ed inibito da un attento Anacoura – chiudendo il discorso in pieno recupero, col secondo gol di Del Sante, dal suo approdo all'Ancona, che torna a sperare nei play-out, distanti ora 4 punti.

LP

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