Logo San Marino RTV

Il Parma vola con la rovesciata di Calaiò

4 set 2016
La rovesciata vincente di Emanuele CalaiòParma: Calaiò rovescia il Lumezzane
Parma: Calaiò rovescia il Lumezzane - Una prodezza nel finale della punta di Apolloni decide un match stregato: tre legni e un gol fallito...
È tutt'altro che soft l'impatto del nuovo Parma col professionismo: la creatura di Apolloni è e resta la favorita per il salto di categoria, ma difficilmente vestirà i panni dell'ammazza-campionato come successo l'anno passato in Serie D.

Pronti ad essere smentiti di qui a maggio, registriamo le quasi 10.000 presenze per la prima al Tardini, tra i Pro, dopo il fallimento di due anni fa.

Sono proprio i ducali ad imbastire la prima manovra offensiva, con Calaiò che saggia i riflessi di Pasotti. Al quarto d'ora ci prova anche Nocciolini, che torna a chiamare in causa il portiere bresciano dopo l'erroraccio di capitan Genevier.

Per nulla intimoriti dal contesto, gli uomini di Antonio Filippini sfiorano il clamoroso vantaggio al giro di boa del primo tempo con Barbuti che sbatte su Coric in uscita.

É però sempre il Parma a tenere il pallino del gioco tra le mani e di lavoro per Pasotti ce n'è in abbondanza, anche sulle soluzioni dalla lunga come testimonia la bastonata di Corapi o su azioni avvolgenti come quella che porta all'incornata di Calaiò al 38'.

Il tempo sembra essersi fermato nella ripresa, che parte col solito Pasotti a destreggiarsi su Corapi. Allora è il fuoco amico che rischia di crivellare l'estremo ospite, ancora decisivo nel risolvere – con l'aiuto del palo – il flipper che coinvolge Sorbo e Tagliani.

Se poi anche quando sbaglia, Pasotti non subisce gol, la rete ospite inizia ad assumere i tratti del tabù per quelli di Apolloni, già a braccia levate sulla sciagurata spaccata di Scavone. Nemmeno l'artiglieria pesante serve a sfondare il muro bresciano: chiedere a Canini - e relativa traversa - per credere.

Si arriva così al concitato finale, nel quale Guazzo pulisce pure l'ultimo legno che mancava all'appello, facendo gridare allo scandalo il Tardini intero, che forse proprio per le difficoltà incontrate nello sbloccare l'incontro può riempirsi gli occhi della meraviglia targata Emanuele Calaiò, che per la prima gioia con la maglia crociata, per la prima davanti al suo nuovo pubblico, sceglie il modo ed il momento migliore per farsi ricordare.

Chi l'ha dura, la vince; ma anche e spesso chi ha i giocatori forti ed i più forti del campionato giocano a Parma.

LP

Riproduzione riservata ©