Primo colpaccio dell'anno per il Gubbio: Teramo ko 2-1 in rimonta
Una serata rivoluzionaria insomma, rivelatasi subito scoppiettante: Varas scappa a Kalombo e mette in mezzo, Bacio Terracino va a botta sicura da due passi ma trova solo la traversa. Kalombo in difficoltà anche su De Grazia che lo salta e sfodera un tiro-cross che non sorprende Volpe, bravo ad alzare in angolo a mano aperta. Il Teramo preme e alla mezz'ora fa fruttare il suo dominio: Foggia riceve al limite, si destreggia alla grande in mezzo a tre e cambia lato per Bacio Terracino, che sente l'appoggio di un ingenuo Ciccone e crolla. È rigore e se ne occupa Foggia, Volpe quasi la intercetta ma col quasi si fa poca strada.
Uno schiaffone di quelli che fanno un gran bene, perché il Gubbio si scuote e al riposo l'ha già ribaltata. A dare il là al tutto è Kalombo, che quest'anno in fase offensiva è tanta roba: l'italo-congolese si avventa su un pallone che Casiraghi ha strappato a Sales, salta di slancio Amadio e, dopo 30 metri di corsa, batte Calore con un destro lento ma angolato, con tanto di tunnel a Speranza. Per lui è il 4° gol – su sei in carriera – nelle ultime 11. È il 41°, altri due giri di orologio e il ribaltone si compie: Casiraghi fugge a sinistra e allunga in area ancora per Kalombo, appoggio fortunoso per il destro di Marchi sul quale Calore copre poco e male il palo di competenza.
Un doppio fulmine umbro in mezzo a una tempesta abruzzese, perché nella ripresa riparte il monologo del Teramo: Ventola si libera fallosamente di Ciccone, si fuma Dierna e infine, sul contrasto di Lo Porto, chiede un rigore che non sembra esistere. Ed è sempre l'esterno a guidare l'arrembaggio dei rossi: prima sfodera una fucilata da lontanissimo rimpallata da Volpe, poi crossa sul secondo palo per Varas che la inzucca come può e va a un soffio dal fare centro. Infine, al 95°, Barbuti svetta su azione d'angolo e il pari sembra cosa fatta, invece Volpe si supera e mette il lucchetto ai tre punti.
RM